Il pensiero libero cresce. Ha scoperto la tirannia del suo nemico, il pensiero unico globale. Conosce il volto delle oligarchie, le false divisioni ideologiche, le manipolazioni di massa. Spera che tra i nuovi e i vecchi oppressi, con un comune scatto d’orgoglio e di passione, si realizzi un nuovo blocco sociale per la salvezza del Paese. Il pensiero libero non guarda lontano ma vicino. Sa che l’arma più potente degli oppressori è la disinformazione. Questa newsletter vuole dare un contributo a neutralizzarla. |
GRAZIE IRLANDA
DALLA PERIFERIA CELTICA
DELL’EUROPA L’ESTREMO VETO
ALLA DITTATURA DI BRUXELLES
Roma 14 giugno (
C’eravamo infatti già arresi alla schiacciante superiorità del nemico. In quel magico 2005 l’orgoglioso, splendido rifiuto popolare di francesi e olandesi al Trattato costituzionale europeo aveva aperto una fase di ripensamento, uno scenario di revisione realistica sulla natura del cosiddetto processo d’integrazione europea. Quel tentativo finale di sottrarre agli Stati continentali, dopo la leva monetaria, anche gli ultimi significativi poteri per affidarli all’evanescente cupola burocratica di Bruxelles era stato bocciato e doveva essere seppellito. Per un momento l’abbiamo sperato. Ma non conoscevamo ancora l’inesauribile capacità di sopraffazione degli euro-burattinai e degli euro-fantocci. Il cosiddetto Trattato di Lisbona, poi sfacciatamente riproposto ai popoli europei, non è altro che la stessa bozza costituzionale riscritta e riciclata. Un imbroglio indegno, perpetrato sempre con lo stesso obiettivo: distruggere gli Stati europei e assemblarli in un’amorfa entità sovra nazionale senza storia e senza identità.
Questa volta i succubi capi dei governi, a cominciare dagli “americani” camuffati Sarkozy e Angela Merkel, erano stati mobilitati a procurarsi una sbrigativa ratifica nei vari Parlamenti, evitando i rischi di nuovi referendum popolari. Elementare: poiché i popoli non intendono rinunciare ai loro valori nazionali bisogna assolutamente evitare che votino. Proprio come nelle vere democrazie! Pensate: 18 Paesi europei tra cui l’Italia sono finora entrati nell’Euro rinunciando alla propria moneta per semplice decisione dei governi e senza neppure un referendum consultivo interno e nemmeno un vero confronto parlamentare. Battere moneta è il primo attributo di uno Stato sovrano mentre gli italiani un giorno lessero sui giornali che il loro governo vi aveva rinunciato decidendo esso nel nome di presunti superiori ideali e interessi europei.
Con il trattato di Lisbona si voleva fare cosa analoga. Su 27 Paesi dell’Unione 18 Parlamenti lo hanno ratificato di corsa. In Italia
BERLUSCONI E FRATTINI
ALLO SBARAGLIO SULLA POLITICA ESTERA
RACCOLGONO SOLO GAFFE E SCONFITTE
Roma 14 giugno (
Dopo aver proclamato e insistito ad alta voce di voler raggiungere questo obiettivo, assai modesto e tardivo, Frattini si è svegliato di fronte alla realtà: prima ha scoperto che
Come il nuovo ministro degli esteri sia andato a cacciarsi in questo stupido guaio, lo sa solo lui. Era largamente prevedibile che la richiesta italiana sarebbe stata bloccata dalla Germania, la quale attraverso il piccolo club “5+
Per quanto riguarda Roma, davanti a così ovvie difficoltà, un governo serio non avrebbe cercato particolari forme diplomatiche per inserirsi con titolo autorevole e credibile nel dialogo con l’Iran (i rapporti privilegiati e unici con Teheran ce lo consentirebbero) lasciando da parte una formula per noi vecchia e ormai bruciata. Fu lo stesso governo di Berlusconi con Gianfranco Fini alla Farnesina che, per pigrizia e incuria, perse l’occasione di entrare nel gruppo 5+1 all’inizio del 2006.
Ma il nuovo ministro Frattini, alla ricerca di un piccolo e immediato risultato diplomatico da ostentare davanti ai mass media, invece di trattare con prudenza questo spinoso argomento, ha coltivato le sue impossibili illusioni e le ha trasmesse all’ignaro Berlusconi rovinandogli la festa con l’amico George. La cosa più grave è che, per incuria, ignoranza diplomatica o magari per malignità, i vari consiglieri diplomatici, capi di gabinetto e super ambasciatori nelle capitali decisive li hanno mandati allo sbaraglio senza avvertirli del pericolo. E Silvio continua a prendersi addosso tutte le fregature.
IL BLOG VELINA AZZURRA
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